VILLAGGIO DELLE VECCHIE ABBANDONATE                                                       Le vecchie abbandonate sono una 
			triste realtà della città di Ouagadougou. La chiesa cattolica ha 
			creato per loro un villaggio, dove sono raccolte tutte le donne 
			cacciate dai villaggi perché accusate di “stregoneria”. Spesso sono 
			povere donne sole senza marito né figli. Nel villaggio di 
			accoglienza di Ouagadougou si dedicano al lavoro manuale, coltivano 
			ortaggi e sono aiutate per procurasi le materie prime per tessere.
			Le streghe 
			(COME VENGONO CHIAMATE) hanno a disposizione due mattonelle 40 
			centimetri per 40. In questo spazio mangiano, riposano, dormono. In 
			questo spazio conservano quel poco che sono riuscite a portare via 
			dal loro villaggio e quel poco che hanno racimolato in questa casa 
			che è ormai diventata la loro vita. Le chiamiamo streghe, ma in 
			realtà a Ouagadougou, poverissima capitale del Burkina Faso, sono 
			conosciute come le «mangiatrici 
			di anime». 
			La loro è una storia primitiva e tragica, che si ripete villaggio 
			dopo villaggio, uno spietato rituale cui nessuna di queste donne è 
			riuscita a sottrarsi. Morire o fuggire, è questa la sola possibilità 
			che viene loro concessa.                                                                          
			
			
			
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